Il Pavone e la sfilata di moda

In un enorme parco meraviglioso, viveva un pavone di nome Pavo. Pavo era famoso per le sue creazioni di alta moda, oltre che per le sue piume spettacolari, le più belle di tutto il parco. Dalle sue piume dai mille colori, spesso prendeva ispirazione per i suoi capi di abbigliamento.

Pavo aveva iniziato ad interessarsi alla moda fin da quando era poco più che un pulcino. Era infatti attirato da tutto ciò che riguardava l’estetica e la bellezza e fin da piccolo aveva sognato di diventare un grande stilista. Per trasformare il suo sogno in realtà aveva fatto un percorso di studi proprio nel campo della moda e dell’alta sartoria. Aveva poi aperto un suo piccolo atelier, e giorno dopo giorno, passo dopo passo, era diventato un famosissimo stilista di fama mondiale, apprezzato da tutti nel mondo animale. Le sue creazioni erano sempre originali e bellissime, e altrettanto affascinanti erano le sue cinque modelle, scelte per la loro infinita bellezza e professionalità. Le cinque pavoncelle collaboravano con Pavo da tantissimo tempo, praticamente dall’inizio della sua brillante carriera. Pavo era molto felice e soddisfatto della sua vita e adorava le sue modelle, ma ultimamente aveva spesso dei problemi con loro. Infatti, le cinque pavoncelle si erano montate la testa e spesso litigavano per decidere chi fosse la più bella tra di loro, chi tra di loro dovesse indossare l’abito più sfarzoso e chi di loro fosse la più apprezzata non solo dal pubblico, ma anche da Pavo. Quest’ultimo, più volte, si era trovato nella situazione di dover fare da paciere tra di loro. Questa storia gli pesava veramente tanto e non ne poteva più di sentire le modelle litigare e discutere di continuo, anche perché ogni volta che proponeva di fare qualcosa tutti insieme, come ad esempio una cena dopo una sfilata, la serata finiva sempre in lite. I battibecchi ormai avvenivano per qualsiasi cosa, anche per la più sciocca. Nel caso della cena, ad esempio, si litigava fin da subito per chi si dovesse sedere accanto a Pavo. La scelta dei piatti diventava poi una gara a chi sceglieva quello più raffinato. Insomma, la situazione era diventata insostenibile. Era davvero un peccato che le cose si fossero messe così, perché inizialmente le cinque modelle erano molto amiche tra di loro, ed era un vero piacere lavorare con loro e condividere del tempo tutti insieme. Stanco di questa situazione, Pavo decise di andare a parlare con la saggia tartaruga Tarta, che viveva in cima alla Grande Montagna. Non era di certo semplice arrivarci, ma Tarta era l’unica che avrebbe saputo consigliarlo ed era anche l’unica di cui il pavone si fidasse ciecamente. Quindi, una mattina, di buon’ora, partì per raggiungere la tana della saggia tartaruga. Camminò per ore finché finalmente raggiunse la sua meta. “Cara Tarta, sono venuto fin qui perché ho bisogno dei tuoi saggi consigli”, disse Pavo. “Buongiorno ragazzo – rispose lentamente la tartaruga – accomodati e raccontami tutto”. Pavo si mise comodo nella tana della tartaruga e iniziò ad illustrare il suo problema. Spiegò che le sue cinque modelle, così perfette nella loro bellezza ed eleganza, spesso litigavano per cose futili, in continua competizione tra di loro. Tarta tranquillizzò il buon pavone: “Non preoccuparti. Segui le mie indicazioni e vedrai che tutto si risolverà”. Pavo ascoltava: “La soluzione è davanti ai tuoi occhi. Devi semplicemente licenziare le tue cinque modelle. Solo così capiranno l’inutilità delle loro liti e dei loro capricci!” Pavo non poteva credere a ciò che la tartaruga gli stava proponendo. Licenziare le sue cinque modelle significava porre fine alla sua carriera di stilista! La tartaruga continuò: “E’ giunto il tempo di rinnovare il tuo mondo, fatto di tanta apparenza e poca, pochissima sostanza. Pavo, tu devi cambiare il tuo modo di vedere le cose: la perfezione non esiste! Mettitelo in testa. Il mondo è fatto di imperfezioni ed è bello proprio per questo”. Pavo rimase pensieroso. La tartaruga aveva ragione.

Avrebbe sicuramente cambiato il suo stile per avvicinarsi di più alla realtà, ma non voleva per nessun motivo al mondo rinunciare al suo lavoro di stilista. “Non ti rimane che sostituire le tue modelle attuali, con nuove modelle meno vanitose e meno superficiali”. La tartaruga aggiunse ancora: “Pavo, cerca le tue modelle tra gli animali comuni, in paese. Vedrai che incontrerai ciò che fa per te”. A queste parole, la tartaruga chiuse gli occhi e si ritirò nel suo carapace. A Pavo l’idea della tartaruga sembrava di difficile realizzazione. Avrebbe dovuto trovare cinque nuove modelle tra gli animali del paese, e anche ammesso che ci fosse riuscito, avrebbe comunque dovuto istruirle. Tutto ciò avrebbe richiesto un tempo lunghissimo! Ritornò a casa con la mente immersa in questi pensieri: farsi andare bene la situazione attuale o tentare questo cambiamento, senza avere la certezza di un buon risultato?

Pavo si addormentò con questi pensieri, e, si sa, la notte porta consiglio. Il mattino dopo, infatti, anche se non troppo convinto, decise comunque di andare in paese alla ricerca di nuovi animali da portare in passerella. Si tuffò nelle vie del centro dove si stava svolgendo il mercato: sicuramente lì avrebbe avuto più possibilità di trovare ciò che cercava. Ma cosa stava cercando esattamente?

Seguendo le indicazioni della tartaruga avrebbe dovuto trovare cinque nuovi volti della moda che trasmettessero emozioni. Sembrava un’impresa impossibile che si rivelò invece più semplice del previsto. Al mercato c’erano animali di ogni specie e le belle volatili sicuramente non mancavano. Reclutò infine una bellissima e giovane gazza, un’ochetta molto simpatica, una dolcissima e coloratissima cinciallegra, un’elegante ghiandaia e una pavoncella dal candido piumaggio. Essendo lui molto conosciuto, le cinque volatili accettarono l’offerta di lavoro, vedendola come una grande opportunità. Pavo tornò quindi con loro nel grande parco in cui viveva e iniziò subito il suo lavoro di insegnante. C’era davvero tanto da fare e non c’era un minuto da perdere.

Inizialmente fu veramente difficile perché nessuna di loro aveva mai fatto quel lavoro, ma ce la mettevano davvero tutta per imparare e c’era molta collaborazione tra di loro. Era un gruppo molto unito e Pavo era finalmente di nuovo sereno. Oltre al lavoro, ci si divertiva anche molto, organizzando uscite tutti insieme. Questi momenti di svago scaldavano il cuore e rendevano il lavoro meno faticoso.

Un giorno arrivarono nel parco anche le sue cinque bellissime modelle, alle quali non aveva ancora comunicato il licenziamento. Alla notizia tutte e cinque ci rimasero molto male e se ne andarono arrabbiatissime. “Non ce la farai mai senza di noi!”, dissero. Ma Pavo sapeva benissimo che non era così. Ogni giorno le cinque nuove e dolci modelle progredivano e presto sarebbero state pronte per sfilare davanti ad un pubblico di esperti di moda.

E tutto avvenne esattamente come aveva predetto la saggia tartaruga. Le cinque nuove modelle vennero apprezzate dal pubblico sicuramente per la loro bellezza, ma soprattutto per la loro semplicità e dolcezza. Anche lo stile di Pavo era meno altezzoso e elitario. La nuova collezione di abiti ebbe un successo enorme, e anche le ex modelle capirono che avevano sbagliato. Ora che erano fuori da quel settore capivano che si erano comportate da sciocche, rovinando anche la bella amicizia che c’era tra di loro. Ma nulla era perduto. Dopo essersi chiarite e riavvicinate decisero di andare da Pavo per chiedergli di riprenderle nel suo staff. È vero: dieci modelle sarebbero state troppe, ma avrebbero potuto alternarsi nelle varie sfilate con quelle nuove. Pavo accettò, felice del ritorno delle sue vecchie amiche. Da quel giorno nulla interruppe più la sua creatività, e le discussioni tra le sue collaboratrici furono talmente rare, che non si pentì mai della sua scelta.

Vuoi sapere perché le piume di Pavo erano così speciali?
I genitori di Pavo provenivano da due famiglie di pavoni dal piumaggio ben distinto. Il padre aveva le classiche piume caratterizzate da un vivace blu-verde iridescente, mentre la mamma aveva un piumaggio totalmente bianco che diventava perlato a seconda della luce.

Questo mix di piumaggi aveva fatto sì che Pavo avesse delle piume e penne con tonalità che passavano dal verde iridescente, al blu, al bianco, all’avorio. Il suo aspetto un po’ particolare da piccolo gli aveva creato un po’ di difficoltà. Crescendo però divenne un bellissimo pavone, che contribuì in modo importante a fare la storia della moda tra gli animali.